venerdì 8 febbraio 2013

Un pensiero nel cuore


Portarmi dietro un pensiero nel cuore. Questo faccio da sempre. Questo condiziona la mia vita e il mio modo di essere. A volte diviene un’ansia incontrollabile che sembra dovermi schiacciare. A volte invece ha le tinte sbiadite di un ricordo, nemmeno troppo delicato, che ritorna e mi fa rabbrividire. Tutto ruota attorno a esso, in quei momenti, e tutto sembra ruotare attorno a me. A volte invece si trasforma in pregiudizio e allora non esistono che parole aspre da scagliare in faccia a chi mi è vicino…o a me stesso. Essere il peggior peccato commesso da una persona. Il su unico cruccio. L’unico vero errore. Non esistono privazioni troppo dure o sacrifici abbastanza grandi per cercare di porvi rimedio. Perché, semplicemente, rimedio non esiste. La sua voce spesso ritorna chiara alla mie orecchie. Profonda o sottile come una carezza, quando invece dovrebbe essere uno schiaffo. E allora sorrido. E mi volto indietro sapendo di essere seguito. E mi fermo per permetterle di raggiungermi. Ma la verità è che IO non sono un ricordo. Io non sono nessuna voce, nessuna carezza. Resto un errore. Gigantesco. Eppure dentro di me rimane una certezza. Che lei non è ciò che appare e che testardamente dice di essere. Per me lei continuerà ad essere e resterà per sempre la donna che ho visto il giorno in cui per la prima volta le regalai esperienza. Gli occhi luminosi, la fronte lucida rivestita di piccole perle trasparenti. E la voce tremante, uguale a quella di sua madre, che né io né lei abbiamo mai conosciuto, ma che in quel momento sapevo, stava parlando attraverso la sua bocca. La fermai mentre scappava e si allontanava spaventata e le presi il viso tra le mie mani che in quel momento sentivo enormi e protettive, come mai più mi sarebbe capitato. E le baciai le labbra, in un gesto di affetto e tenerezza. Capii che avrei vissuto per pochi altri momenti, importanti come quello. Da allora ancora sto aspettando. I miei occhi sono pieni delle lacrime che lei non ha voluto versare, quando doveva. E le mie gambe, le braccia, il corpo intero vibrano al ricordo di qualcosa che solo lei ha vissuto. È la mia meravigliosa condanna questa. Essere uno dei pochi che sa, e per questo non poter pretendere nulla più che brutalità. E rimorsi. E terrore, che di notte ancora provo quando penso alle sue scelte. Non rimpiango nulla del mio passato, perché questo significherebbe dire addio per sempre a un periodo che è stato la mia vita intera. E che mi ha reso ciò che sono. Rimpiango di essere stato e, di continuare ad essere nei suoi pensieri, la causa del suo unico dolore. Non verrò mai affrancato per questo, e le spalle già mi si stanno incurvando sotto il peso che mi schiaccia. Sono già stato dimenticato, e lo sarò di nuovo perché nulla di ciò che ho dato è stato accettato. Nulla di ciò che ho sentito, corrisposto. Ma non rimpiango neanche questo. L’unica cosa che ancora mi fa male è che il suo ritorno ha cancellato una parte del mio dolore che adesso, che è di nuovo lontana, non sembra tornare. Eri il mio dolore. Il pensiero fisso che ispirava e cancellava le mie giornate. Non pensarmi non mi ha mai fatto dimenticare. Eri il mio privilegio. Perché potevo pensarti e piangerti e compatirti e urlare anche. Perché eri il volto del mio dolore. E potevo farlo. Potevo illudermi che fosse la sofferenza a costringerti a me lontana. Che le mie lacrime erano versate dai tuoi occhi, e che i tuoi pensieri erano dedicati in cuor tuo a me. Mi hai tolto questa certezza, l’hai vestita di dimenticanza. Mi hai privato della mia malinconia, che ormai era un’amica, e mi hai lasciato solo con colpe che dovrei provare e che invece non sento mie. Questo è il peccato più grande che hai commesso. Mi hai lasciato nudo nell’anima e col cuore vuoto. Perché ora so che non posso piangere per te, perché tu non lo hai mai fatto. Perchè ora so che non c’era nulla che ci costringeva lontani, solo una scelta. Perché, infine, ora so che non sono stato nulla… se non un pensiero da portarti per sempre nel cuore. 

Nessun commento:

Posta un commento